Le riparazioni dei danni sono stabilite a seguito di eventi e situazioni di portata generale avvenuti nel passato — come regimi dittatoriali, genocidi e confische — come forma di risarcimento a favore delle vittime o dei loro eredi, da parte dello Stato o di enti privati che assumono la responsabilità di quanto accaduto. Per la natura di questi sistemi è normale che, con il passare del tempo, le vittime dirette non siano più in vita, dando luogo a un diritto a favore dei loro eredi o perfino degli eredi degli eredi.
Esistono numerosi sistemi che hanno concesso compensazioni, risarcimenti o direttamente la restituzione della proprietà precedentemente confiscata, come riparazione a favore delle vittime. Alcuni esempi:
- Azione collettiva negli Stati Uniti per il rimborso dei fondi delle vittime dell’Olocausto nazista da parte delle banche svizzere.
- In Argentina, la Legge n. 24.043 sul risarcimento alle vittime della dittatura militare, prorogata più volte quanto ai termini di presentazione delle domande.
- Nella Germania Ovest, la legge di restituzione del 18 settembre 1953 e successive, per riparare alle confische e ai danni causati dal regime nazista.
- Nella Repubblica Ceca, la legge del 23 aprile 1990 che, all’art. 2(1)(b), revoca le confische di epoca comunista restituendo i diritti di proprietà ai titolari al momento dell’espropriazione; successivamente sono state promulgate numerose leggi in tal senso.
- In Francia, la Commissione per l’indennizzo delle vittime di spoliazione, per riparare le confische perpetrate tra il 1940 e il 1944 sulla base delle norme antisemite del regime di Vichy.
- Nel Regno Unito, il sistema “Restore UK” dell’Associazione dei Banchieri Britannici per restituire i conti bancari congelati durante la Seconda guerra mondiale e rimasti non reclamati.